Nella mia
testa c’è una continua guerra tra l’ottimismo e la disperazione, come immagino
in quella di tutti noi in questi tempi, tante parole in rappresentanza delle due
cavallerie contendenti sono state spese, io voglio far vincere la guerra
all’ottimismo, per farlo si deve iniziare dalle battaglie, qui oggi si combatte
una di queste, tra le tante battaglie quotidiane che tutti noi stiamo affrontando:
lo scrap.
Lo scrap ai
tempi del coronavirus naturalmente.
“Coranavirus” che ha ormai superato la
parola “cuore” delle canzoni di Sanremo A.T. (Avanti Trap) e la parola
“strxxxo” delle canzoni di Sanremo D.T. (Dopo Trap). Pensate, la parola
“coronavirus” è ormai pronunciata molto più di “mamma” TRANNE a casa mia dove
“mamma” riscuote ancora un indiscutibile primato, pur essendoci un papà
compresente contro ogni immaginario possibile.
Analizziamo
i novi scenari in cui le nostre vite sono state chiamate a muoversi: tempo,
tanto tempo, se non sei medico, cassiera o smart workizzato E SE NON SEI
GENITORE DI FIGLI IN ETA’ SCOLARE.
Il tempo si è
comunque trasformato, si è dilatato, si è spalmato diversamente, pensiamo a
quello risparmiato per gli spostamenti in auto. Solo un mese fa era possibile
considerare la nostra macchina seconda casa, ma con un habitat poco favorevole
ad ospitare una big shot (anche se comincio a pensare che qualcuno del popolo
scrap, la tenesse nel cruscotto).
Pensiamo al
tempo risparmiato per vestirsi bene, truccarsi, agghindarsi, ora sotto al
pigiama abbiamo già la tuta o viceversa, quindi, sostenitori del km 0, nel
tempo di spostarsi dal letto al tavolo avremmo in potenza già guadagnato: tre quarti d’ora se sei donna,
un’ora se uomo per creare una explosion box (certo, se ti chiami come taluno
del popolo scrap) MA io inciampo, invece, nell’explosion della mia casa che
vede da un mese avvicendarsi 4 anime in 75 metri quadrati (bagno incluso).
Mai avrei
immaginato che avendo il tempo di stare a casa non avrei avuto il tempo di
sistemarla, ma giuro che con la densità di popolazione per metro quadrato è una
missione impossibile, poi ci sono faccende per cui il tempo proprio non è stato
programmato, non esiste, non è stato inventato, come quello per pulire le
serrande!
Per non
parlare della programmazione e predisposizione dei tre pasti al giorno: santa
mensa scolastica, quanto ti sono diventata devota! E del fatto che non siamo
solo madri, cuoche, inservienti, lavandaie, NO, pure maestre siamo diventate e
non di classi omogenee con lo stesso programma, di classi stile casa nella
prateria con alunni con la barba misti a sdentatelli (alla fine dell’anno il
regalo lo voglio io).
Quindi
questo tempo viene così iniquamente ripartito: scarica il pdf, apri il file,
connettiti a dropbox, ho finito il toner, copia le schede, gli invertebrati
sono gli animali sprovvisti di scheletro, 6x7? 42 +2 44, wapp 75 messaggi chat
figlio 2, chat figlio 1 “Avete visto che hanno caricato altri compiti?”, chat
colleghe di lavoro “no, mi spiace non posso sto lavorando presso ministero
pubblica istruzione”, costruite la ruota dei giorni della settimana usando un
fermacampione… un fermacampione????? Meno male che ho un animo da scrapper
perché non mi sembra che i fermacampioni rientrino nel paniere dei beni di
prima necessità, registro elettronico in tilt, registro elettronico in
funzione, “bambini, è la vostra maestra che vi parla, mi mancate tanto, finite
il programma e portatevi avanti sull’anno prossimo”, Il soggetto è colui che
compie l’azione…SAPETE QUALE AZIONE COMPIEREI IO?
E in tutto
questo lo SCRAP?
Eccolo
arriva, bambini sistemati, schede copiate, fagioli sul fuoco…ORA è il mio
turno: mi siedo, metto mano a quella card UFO… “mammaaaa”
“NOOOOOOON
ci provate!!!”
Rissa in
sala, marito svizzero, neutrale, non ci sente, “BAMBIIIIINIIII, era la mia
volta!”
E ce la
faccio anche tirar fuori un mini-album, un home-decor, un segnalibro, due
lollipop e do finalmente fondo a quella riserva di carta accumulata sotto al
letto per tanto tempo.
C’è chi si dà alla panificazione selvaggia chi allo
scrap, l’importante è concedersi una via di fuga, un sogno, una speranza, per restare in equilibrio, fino
a rendersi conto che siamo passati dal "non
posso usarlo, è troppo bello" al "non posso usarlo, sto finendo le scorte".
E' così, sto
raschiando il barile, sto finendo la colla e la nutella, sto centellinando il
biadesivo, ma sto sperimentando più forte la pazienza, l’adattamento, la
creatività, nel senso di ricerca di altre soluzioni…ma il biadesivo? Come lo
sostituiamo? Saliva? … escluso (badate, sono stata elegante, tralascio un altro
pensiero poco fine), farina e acqua?... dubito, marmellata? Da provare.
E in questa
altalena di umori e sensazioni, in questo proliferare di notizie, videochiamate,
dirette live, in questo tornado di sentimenti e pensieri non resta che augurarsi una
quarantena di creazioni!
E in tutto questo, hai trovato anche il tempo di scrivere un articolo stupendo!
RispondiEliminaSei fantastica, grazie di cuore
direi che sei veramente fantastica,sei riuscita a farmi sorridere,trovando il giusto calibro per raccontare il momento.
RispondiEliminagrazie per queste parole, sono stata molto combattuta, scendere o no dall'isola della stupidera, il pezzo in programmazione sarebbe dovuto essere un altro, ma i nuovi eventi non possono essere ignorati, ci ho pensato molto, è il caso non è il caso, alla fine c'è lui, non vuole essere una mancanza di rispetto verso alcuno, è solo un modo per esorcizzare il dolore e cercare di guardare con distacco qualcosa che ci sta attaccato e ci sta attaccando segnandoci tutti in un modo o nell'altro, spero nessuno si senta oltraggiato
RispondiEliminaQuesto è lo specchio di tante case..nessun oltraggio, ma un omaggio scherzoso alla convivenza forzata tra i propri cari. Pensa se ci avessero messi insieme a caso?!? Grazie Emilia❤️
RispondiEliminaEmilia cara nessun oltraggio, sei riuscita a farmi sorridere in un momento in cui I miei occhi continuano a riempirsi di lacrime senza che riesca a fermarle... grazie di essere come sei😘
RispondiEliminaSei forte, ci hai preso in pieno!
RispondiEliminami riempite di gioia
RispondiEliminaDescrizione perfetta di quello che succede anche a casa mia. Grazie per aver trovato il tempo.
RispondiEliminaSei unica in questo carosello di emozioni tu riesci sempre a dare voce ad un coro xhe non riesce ad esprimersi..grazie per i sorrisi strappsti anche qundo la voglua di ridere vacilla ❤
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