Ultimamente nel blog è stato pubblicato questo post, in cui si cercava di fare un po' di chiarezza sul termine scrapbooking e dare un nome corretto a tutto ciò che rientra nel paper crafting. Vorrei continuare su questa linea parlandovi di scrap ovvero di quel che so fare, entrare più nel dettaglio su layout e mini album, condividendo con voi il mio modo di fare scrap ed il mio processo creativo.
E' stato detto che lo scrapbooking è legato fortemente ai ricordi, fissati attraverso le fotografie, arricchite poi da parole e decorazioni secondo il gusto personale e la propria creatività. Fare scrap significa quindi raccontare una storia, che sia la propria o quella della famiglia, dei propri figli, di un'amica... racconta la vita parlando degli eventi più importanti ma anche e soprattutto delle piccole cose. Questo è ciò che mi fa amare questo mondo.
Quando ho iniziato, il mio primo lavoro è stato un layout 30x30 cm. Altri formati non erano proprio stati presi in considerazione, complice sicuramente il fatto che in quel periodo si vedevano solo pagine di quel tipo o mini album. Il card making non andava ancora molto di moda da queste parti, benché fosse molto presente in America. Qui ha preso piede molti anni dopo con l'arrivo della colorazione dei timbri, che indubbiamente è tutto un universo affascinante.
Sono qui perciò ad annoiar... ops a parlarvi di layout! Lo faccio perché una cosa che leggo spesso come commento alle mie pagine è "a me non piacciono i layout, ma...", "non ne ho mai fatto uno, non ne sono capace". C'è chi magari poi non sa cosa farci con una "mattonella" di quelle dimensioni o chi non sa come "riempire" tutto quello spazio... Se volete, potete dare prima un'occhiata alla voce layout dello Scrapzionario per proseguire poi con il mio punto di vista, il mio approccio ed il mio processo creativo.
Partiamo dal termine layout, che significa disposizione, impaginazione. Si tratta quindi di un'area di lavoro in cui vanno disposti vari elementi. Indubbiamente delle regole ci sono (regole di gestione degli spazi), ma si tratta di cose che alla base rendono delle soluzioni più accattivanti alla vista rispetto alle altre e che spesso si seguono spontaneamente dopo aver fatto un po' di pratica. Pratica che serve tanto nei layout quanto nella colorazione, nel mixed media o in qualsiasi tecnica nuova a cui ci si avvicina. Anzi, dato che il layout stesso non è una tecnica ma un'area di lavoro in cui è possibile utilizzare anche le tecniche menzionate ma non obbligatoriamente... viene da sé che può essere teoricamente molto complesso oppure semplice e lineare, senza esser però meno bello. Dipende solo dalla mano di chi lo fa, di quanto ci si diverta nell'utilizzare le diverse tecniche. Alla base c'è la storia che stiamo raccontando e proprio questa per me ha la priorità. I miei lavori non hanno mai grandi tecniche, se non forse un utilizzo abbondante del pc, perché è una cosa che mi riesce facile e mi diverte ed ultimamente un po' di brush lettering. Quello su cui ho sempre investito più tempo durante la realizzazione di un lavoro è la disposizione degli elementi e la cura dei dettagli.
Ma passiamo a qualcosa di un po' più concreto, con un esempio.
La storia. Scorrendo le foto sul pc, sono stata ispirata da questa, scattata esattamente un anno fa. Subito mi è venuto in mente di scrivere una lettera alla me stessa di un anno fa, ricordando i pensieri ed i progetti di quel periodo e come in realtà in un anno le cose siano state completamente stravolte. Non so se abbia un senso, al massimo si scrive al nostro io futuro, ma a me andava così ed effettivamente il journaling che ho scritto come secondo step ha dato il senso a tutta la realizzazione che è venuta dopo. E' stata la mia motivazione.
L'idea di base. Per questo progetto ho deciso di uscire dalla mia "comfort zone" del Bazzill bianco, perché mi piacerebbe, se vi trovate tra quelle che hanno un po' paura ad approcciarsi ai layout ma vorrebbero, che vi buttaste. Perciò mi sembrava carino mettermi in gioco e non fare ciò che mi riesce più facile.
Ho scelto perciò due patterned paper, una delle quali anche abbastanza impegnativa, ed ovviamente utilizzato qualche trucchetto per "alleggerire" la pagina. La carta effetto marmo contiene molti colori, ho giocato perciò con il contrasto della foto in bianco e nero (che originale non sarebbe stata facile da abbinare contenendo tantissimo verde ed una luce non proprio ideale, che con il bianco e nero non si nota), i fiori privi di colore e la carta da lucido (o vellum). Tutto questo mi ha permesso di avere un risultato non caotico.
Realizzazione. Il ritaglio di carta con le scritte era già di quelle dimensioni. Io uso spesso incorniciare i layout a sfondo bianco con delle patterned, quasi come una mattatura. In questi casi però non uso mai tutta la patterned, taglio invece il quadrato centrale per riutilizzarla successivamente, proprio come in questa pagina.
L'idea di base. Per questo progetto ho deciso di uscire dalla mia "comfort zone" del Bazzill bianco, perché mi piacerebbe, se vi trovate tra quelle che hanno un po' paura ad approcciarsi ai layout ma vorrebbero, che vi buttaste. Perciò mi sembrava carino mettermi in gioco e non fare ciò che mi riesce più facile.
Ho scelto perciò due patterned paper, una delle quali anche abbastanza impegnativa, ed ovviamente utilizzato qualche trucchetto per "alleggerire" la pagina. La carta effetto marmo contiene molti colori, ho giocato perciò con il contrasto della foto in bianco e nero (che originale non sarebbe stata facile da abbinare contenendo tantissimo verde ed una luce non proprio ideale, che con il bianco e nero non si nota), i fiori privi di colore e la carta da lucido (o vellum). Tutto questo mi ha permesso di avere un risultato non caotico.
Realizzazione. Il ritaglio di carta con le scritte era già di quelle dimensioni. Io uso spesso incorniciare i layout a sfondo bianco con delle patterned, quasi come una mattatura. In questi casi però non uso mai tutta la patterned, taglio invece il quadrato centrale per riutilizzarla successivamente, proprio come in questa pagina.
Ho ritagliato i fiori da un'altra patterned e deciso quindi la posizione della foto. La scelta non è stata immediata... volevo metterla in alto, ma ero indecisa tra sinistra e destra. Avevo già in mente di posizionare i fiori con un andamento verticale, mettendone alcuni sopra la foto, quindi la scelta è ricaduta sulla destra. Se avessi posizionato la foto a sinistra, avrei poi avuto i fiori più centrali nella pagina e non era l'effetto che volevo. Facendo diverse prove di disposizione, ho scelto di inserire alcuni fiori sotto al vellum, alcuni sopra ed altri spessorati, ottenendo tre diversi livelli.
Il fiore sotto la foto è incollato parzialmente, per permettere al journaling di avere un sostegno. E' infatti infilato semplicemente sotto la carta da lucido a fare come da mattatura alla foto.
Arrivato il momento del titolo, ho realizzato un file di taglio per la Silhouette Cameo con una scritta fatta da me con la tavoletta grafica. L'ho tagliata prima su un cartoncino bianco per fare una prova di dimensioni e successivamente su una patterned rosa. Ho utilizzato entrambi i tagli perché il rosa si perdeva un po', così ho usato il bianco per dargli più contrasto con lo sfondo.
Ho terminato poi il layout con delle cuciture a macchina, stickers, enamel dots.
Questo è quanto. Vi ho spaventato? :P Spero di no... Tutti questi ragionamenti ed accorgimenti sono diventati per me automatici con il tempo. I primi tempi ho fatto tante tante prove, tanti errori, layout terribili, accostamenti improbabili, ma ho continuato. Ho guardato tante gallery, provato diversi stili, finché mi sono resa conto della linea generale dei layout che mi piacevano ed ho capito che avrei dovuto seguire quello stile particolare (che al tempo avevo rinominato "acciuffato" per l'idea che avevo che gli elementi dovessero essere tutti insieme e toccarsi). Da lì ho iniziato a fare delle cose decenti. Ma nel tempo ho sempre cambiato pian piano qualcosa, evolvendo nello stile e nell'approccio.
Spero con questo mio post di aver incuriosito chi guarda con timore le pagine scrap e di aver dato qualche nuovo spunto a chi invece le ama come me.
A presto,
kushi
Arrivato il momento del titolo, ho realizzato un file di taglio per la Silhouette Cameo con una scritta fatta da me con la tavoletta grafica. L'ho tagliata prima su un cartoncino bianco per fare una prova di dimensioni e successivamente su una patterned rosa. Ho utilizzato entrambi i tagli perché il rosa si perdeva un po', così ho usato il bianco per dargli più contrasto con lo sfondo.
Ho terminato poi il layout con delle cuciture a macchina, stickers, enamel dots.
Questo è quanto. Vi ho spaventato? :P Spero di no... Tutti questi ragionamenti ed accorgimenti sono diventati per me automatici con il tempo. I primi tempi ho fatto tante tante prove, tanti errori, layout terribili, accostamenti improbabili, ma ho continuato. Ho guardato tante gallery, provato diversi stili, finché mi sono resa conto della linea generale dei layout che mi piacevano ed ho capito che avrei dovuto seguire quello stile particolare (che al tempo avevo rinominato "acciuffato" per l'idea che avevo che gli elementi dovessero essere tutti insieme e toccarsi). Da lì ho iniziato a fare delle cose decenti. Ma nel tempo ho sempre cambiato pian piano qualcosa, evolvendo nello stile e nell'approccio.
Spero con questo mio post di aver incuriosito chi guarda con timore le pagine scrap e di aver dato qualche nuovo spunto a chi invece le ama come me.
A presto,
kushi
Molto bello KUshi... come al solito GRAZIE perchè fai sembrare facile le cose a tutti... e soprattutto hai descritto come hai spostato le cose nel foglio e l' "andar per tentativi" che facciamo tutti noi..
RispondiEliminaGrazie Silvia!!!
EliminaBellissimo LO Kushi!!! Io purtroppo rientro tra quelle che non li ama molto perche' non li sa fare ma ...provero'!Grazie x le dritte!
RispondiEliminaGrazie a te Giovanna!
EliminaBellissimo Layout!!
RispondiEliminaGrazie mille!
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